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Piscidia (Piscidia erythrina, Piscidia piscipula)
BHP

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: corteccia della radice.
Principi attivi e contenuti minimi FU: : isoflavoni, sostanze amare (piscidina), acido piscidico, acido cerotico, glucosidi, saponine, rotenone.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: sedativo del S.N.C., blando analgesico, spasmolitico, sudorifero, diuretico. Coadiuvante nella terapia delle coliche renali, talvolta nella terapia dei disturbi del sonno. Tradizionalmente nei Paesi d'origine (Centro America) era utilizzata come droga ipnotica e nella pesca, per le proprietà ittiotossiche.
Meccanismo d'azione:
Preparazioni e dosi:
Tisana: infuso o decotto al 2 %, una tazza più volte al giorno.
Estratto fluido: 45 gocce 2-3 volte al dì.
Estratto secco: 0,250 grammi per capsula, 2-3 volte al dì
Controindicazioni:
Effetti collaterali: sovradosaggi possono determinare sudorazione copiosa e letargia.
Interazioni:
Raccomandazioni:


Poligala (Polygala senega o Polygala virginiana, Polygala vulgaris)
F.U. X

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: radice e rizzoma.
Principi attivi e contenuti minimi FU: saponine, tra il 6-12%, composte da glucosidi triterpenici (la più importante è la selegina); olii essenziali, salicilato e valerianato di metile... La F.U. X prevede due monografie sulla poligala, come estratto idroalcolico molle e come radice.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: secretolitica, disinfettante, antiinfiammatoria.
Meccanismo d'azione: diminuisce la densità dell'escreato sia per effetto tensioattivo, sia per aumentata escrezione di liquidi.
Preparazioni e dosi:
Tisana: 500 mg di droga pestata, in infusione per 15 minuti. Tre tazze al dì, fino ad un massimo di una tazza ogni due ore. Un cucchiaino da tè corrisponde a 2,5 g.
Polvere: 500 mg ogni sei ore.
Estratto Fluido: 30 gtt pro dose, più volte pro die.
Tintura: alcool a 50 gradi, al 20%. 2,5 g pro dose, più volte pro die.
Sciroppo: al 5%, un cucchiaio tre volte al dì.
Controindicazioni: nell'emotisi (espulsione con la tosse di sangue rosso vivo) e nelle affezioni infiammatorie gastrointestinali.
Effetti collaterali: il sovradosaggio provoca irritazione della bocca, salivazione abbondante, nausea, diarrea, disturbi gastrici con coliche e vomito, dovuto ad eccitazione del centro del vomito. L'azione espettorante, alle dosi terapeutiche, può essere preceduta da accessi di tosse, dovuti all'azione irritante sulla mucosa delle vie aeree.
Interazioni:
Raccomandazioni: è bene associare la poligala con gastroprotettivi e con molta acqua per evitare episodi di gastralgia e l'assunzione a stomaco pieno. Conservare in recipiente ben chiuso, al riparo dalla luce.


Polline
Farmacopea Tedesca (DBA - Commissione E)

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: polline tal quale di diversi fiori
Principi attivi e contenuti minimi FU: aminoacidi (30% circa, anche essenziali), vitamine (A, gruppo B, C, PP, pantotenico), oligoelementi (magnesio, ferro, manganese, rame e zinco), zuccheri (circa il 30%), grassi (circa il 10%)
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: tonico, ricostituente, rimineralizzante. Il polline è un ottimo corroborante nelle astenie e nell'inappetenza, nelle convalescenze, in gravidanza e in allattamento, nei periodi di stress, di lavoro o studio intenso; esso è inoltre particolarmente indicato in geriatria.
Meccanismo d'azione:
Preparazioni e dosi:
20 g al giorno come mantenimento. 30 - 40 g al giorno per persone cagionevoli di salute o in presenza di aumentato fabbisogno.
Controindicazioni:
Effetti collaterali: la sua assunzione può raramente dare disturbi gastroenterici.
Interazioni:
Raccomandazioni: per poterlo assimilare al meglio è consigliabile assumerlo la mattina a digiuno, poco prima della colazione; poiché il suo sapore di sostanza organica non è a tutti gradito, si può consumarlo con alimenti diversi (yogurt, ecc.).


Propoli

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: resina prodotta dalle api come materiale plastico e di protezione da inquinanti biologici.
Principi attivi e contenuti minimi FU: balsami e resine per più del 50%, cere per il 30-40%, olii essenziali per il 5% circa ed il resto in fenoli, idrossiacidi aromatici (acido caffeico, cerulico, clorogenico, benzoico, cinnamico) e flavonoidi (pinocembrina, galangina).
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: immunostimolante, antisettico, antimicotico, antiinfiammatorio, venotropo, cicatrizzante, antiossidante.
Meccanismo d'azione: stimola la sintesi di anticorpi e l'attività dei globuli bianchi, attraverso la componente cerata. In virtù dei polifenoli, svolge azione antiossidante.
Preparazioni e dosi:
Estratto Fluido: per macerazione della propoli in soluzione alcoolica. Si distingue in estratto totale ed estratto decerato. 30 gtt pro dose, tre volte al dì.
Tintura idroalcolica: al 20%, a 70 gradi, con il 25% di resina lasciata macerare per 40 giorni. 30 gtt pro dose, tre volte al dì.
Estratto Secco: 600 mg pro dose, tre volte al dì.
Soluzione Idroglicerica: 10-20 gtt pro dose, tre volte al dì.
Tintura Madre: 40 gtt pro dose, tre volte al dì.
Controindicazioni:
Effetti collaterali: secchezza delle fauci, disturbi gastrici e diarrea. Rari fenomeni allergici cutanei, nei preparati per uso esterno.
Interazioni:
Raccomandazioni: la soluzione idroglicerica è indicata nei bambini e per gli intolleranti all'alcool. Conservare in recipiente ben chiuso, al riparo dalla luce.


Psillo (Plantago psylium)
F.U. X

Sinonimi popolari: Psyllium, Pulicaria.
Droga utilizzata: semi maturi e disseccati.
Principi attivi e contenuti minimi FU: mucillagini, emicellulosa, proteine con indice di rigonfiamento non inferiore a 10.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: blando lassativo non irritante agisce aumentando la massa fecale.
Meccanismo d'azione: i semi di Psillo agiscono rigonfiandosi a contatto con l'acqua, grazie all'elevato indice di rigonfiamento della mucillagini, formando delle masse amorfe, gelatinose, viscose. La prima conseguenza è che la massa fecale da indurita diventa più morbida e voluminosa. Contemporaneamente la pressione della massa sul colon stimola la peristalsi inducendo una sorta di stiramento delle pareti intestinali, facilitando il transito delle feci e la loro eliminazione. L'olio grasso contenuto nei semi e le mucillagini svolgono anche azione lubrificante che favoriscono il movimento del materiale fecale lungo le pareti intestinali.
Preparazioni e dosi:
Tisana: versare 1-3 cucchiaini di semi in acqua e lasciare bollire per 5-10 minuti. Assumere la sera prima di coricarsi. Per i bambini dai 6 ai 12 anni si consiglia di utilizzare metà dose.
Controindicazioni: sono controindicati in quei soggetti che devono limitare severamente l'assunzione di liquidi come i gravi nefropatici o nei pazienti affetti da ulcerazioni o stenosi intestinali.
Effetti collaterali:
Interazioni: possono interagire con numerosi farmaci riducendone l'assorbimento e, di conseguenza, la biodisponibilità soprattutto di antibiotici e contraccettivi orali.
Raccomandazioni: i semi di Psillio hanno un tempo d'azione piuttosto lungo: non meno di 18-24 ore e, in alcuni pazienti, sono necessari anche 2 o 3 giorni prima che possa determinarsi l'effetto. Inoltre, devono essere assunti con notevoli quantità di liquidi, non meno di 200-250 ml. Se, al contrario, la quantità di liquido assunto risulta inferiore l'efficacia del lassativo si riduce ed addirittura può risultare controproducente inducendo ostruzione esofagea o intestinale.


Rabarbaro (Rheum officinale, Rheum palmatum)
F.U. X

Sinonimi popolari: Rabarbaro cinese, Rabarbaro vero.
Droga utilizzata: organi sotteranei disseccati (radici tubercolose con rizomi molto piccoli).
Principi attivi e contenuti minimi FU: tannini (5-10%), e derivati idrossiantracenici non meno del 2,5% espressi come reina.
Azioni farmacologiche e proprietà terapeutiche: grazie al contenuto di tannini e di antrachinoni la droga può essere impiegata a basse dosi come astringente e stomachico ed ad alte dosi come lassativo.
Meccanismo d'azione: astringente e lassativo. Il suo impiego come lassativo deve essere valutato con estrema attenzione perché a basse dosi si rischia di avere un'azione contraria (astringente), grazie alla presenza dei tannini; ad alte dosi si rischiano dolori addominali di tipo colico.
Preparazioni e dosi:
Tisana: come lassativo: si versano 1-2 g (mezzo-un cucchiaino raso da tè) di droga finemente polverizzata in 150 ml di acqua bollente; come stomachico: 0,1-0,2 g di droga versata in acqua bollente ed eventualmente aromatizzata, lasciata in infusione per 5-10 minuti da assumere più volte durante il giorno. Estratto fluido: come lassativo 0,2-0,5 g; come stomachico 0,05-0,20 g (XLVII = 1g). Estratto secco: come lassativo: 0,05-1 p.; come stomachico: 0,01-0,05 p. pro dose (1p. = circa 4p. di droga). Tintura F.U.: al 20% in alcool a 60 gradi, come lassativo: 1-2,5 g; come stomachico: 0,25-1 g.
Controindicazioni: malattie intestinali a carattere infiammatorio, dolori addominali, ileo di qualsiasi origine, diverticolosi.
Effetti collaterali: dolori addominali, perdita di elettroliti, albuminuria.
Raccomandazioni: da non somministrare in gravidanza ed in allattamento ed ai bambini al disotto dei 12 anni.


Ravanello nero (Raphanus sativus, var. niger)
Ph. Fr. X

Sinonimi popolari: Ramolaccio, rafano.
Droga utilizzata: radici fresche.
Principi attivi e contenuti minimi FU: essenza contenente glucosidi solforati (glucorafenina), zuccheri, acidi organici, vitamina C.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: antidispeptico, conseguentemente a discinesie delle vie biliari. Diuretico. Utilizzato nella medicina popolare come rimedio antitussigeno ed espettorante.
Meccanismo d'azione: stimola la secrezione biliare.
Preparazioni e dosi: il succo della radice può essere bevuto, 50-100 ml/die.
Controindicazioni: colelitiasi, ipersensibilità nota alle Crucifere.
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni:


Ribes (Ribes nigrum)
Ph. Fr. X

Sinonimi popolari: Cassis.
Droga utilizzata: foglie.
Principi attivi e contenuti minimi FU: flavonoidi (kemferolo e quercetina), glicosidi, olii essenziali, terpeni
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: flebotonico, antiallergico respiratorio, nelle cefalee vasomotorie, diuretico, nell'asma bronchiale e nelle sindromi infiammatorie gottosa e reumatica.
Meccanismo d'azione: l'olio essenziale svolge il ruolo di liberare l'organismo dalle purine e dall'acido urico, con effetto diuretico e con azione utile nelle forme reumatiche croniche e nella gotta.
I flavonoidi, con azione vitamino P simile, determinano un miglioramento del microcircolo e si oppongono alla liberazione di sostanze proinfiammatorie, con azione complessiva antiflogistica. Il Macerato Glicerico, attraverso gli antociani ed i flavonoidi inibisce alcuni enzimi di degradazione (quali collagenosi, elastosi e perossidosi) e svolge azione diretta sulla corteccia surrenale, aumentando la concentrazione di cortisolo ematico. Dato che la secrezione di cortisolo inizia alle prime ore del mattino, prima del risveglio, una monosomministrazione al mattino risulta essere quella più efficace.
Preparazioni e dosi:
Tisana: in infusione per 10 minuti la droga al 2%, una tazza più volte al giorno. Un cucchiaino da tè corrisponde ad 1 g di droga.
Tintura Madre: a 55 gradi. 30 - 40 gtt, diluite in poca acqua, tre volte al dì, lontano dai pasti.
Macerato glicerico: 100 gtt al mattino, prima di colazione, come antiallergico.
Controindicazioni:
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni: riparare la droga in luogo asciutto ed al riparo dalla luce.
Nelle forme reumatiche e gottose, compiere cicli di almeno tre mesi, con Tintura Madre, alternati da un mese di pausa. Almeno due cicli da effettuare nella stagione autunnale e primaverile. Si raccomanda d'eliminare alimenti ricchi di purine (sardine, fegato, carne di maiale, baccalà...)


Ricino (Ricinus communis)
F.U. X

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: semi.
Principi attivi e contenuti minimi FU: olio di ricino al 50%. Ricina (albumina tossica contenuta nel guscio del seme), ricinoleina (trigliceride dell'acido ricinoleico).
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: purgante.
Meccanismo d'azione: la ricinoleina, contenuta nell'olio di ricino è idrolizzata dall'enzima pancreatico lipasi. Si libera acido ricinoleico, che agisce come lubrificante il bolo fecale ed i cui sali agiscono come irritanti la mucosa intestinale, aumentando la peristalsi.
Preparazioni e dosi:
Olio: 30 g negli adulti, a digiuno, tre ore dopo i pasti. 10 g nei bambini al di sopra dei cinque anni.
Controindicazioni:
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni: la spremitura dei semi di ricino deve essere fatta a freddo, per non estrarre la ricina, che è un tossico.
L'olio di ricino è un purgante di rapido effetto. Per non disgustare il gusto di chi deve assumere l'olio di ricino si consigli di berlo con una bevanda acquosa ghiacciata, in modo che l'olio scivolando al di sopra dell'acqua non tocchi le papille gustative. Il freddo anestetizza il gusto.


Romice (Rumex crispus)

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: rizoma
Principi attivi e contenuti minimi FU: ferro organico, derivati antrachinonici, eteroside emodolico, ossalato di calcio, acido crisofanico, fitosteroli
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: ricostituente ed antianemico. Per la ricchezza di ferro facilmente assorbibile del suo rizoma, il romice è un valido aiuto come ricostituente e antianemico utile per aumentare il numero di globuli rossi ed il tasso di emoglobina nel sangue. Parallelamente il romice esercita una azione lassativa, che dipende dalla presenza di derivati antrachinonici, utile nei trattamenti ricostituenti in quanto contrasta con l'azione costipante intestinale dei derivati del ferro.
Meccanismo d'azione:
Preparazioni e dosi:
Tisana: per decozione, 1 g in 100 ml di acqua, due tazzine al giorno prima dei pasti.
Estratto fluido: 1 - 3 g nelle 24 ore.
Tintura: al 20%, 2 - 3 mezzi cucchiaini.
Polvere: 0,5 g in un'ostia o in acqua, due volte al giorno prima dei pasti.
Controindicazioni:
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni: si consiglia una integrazione dietetica di vitamina C; per sfruttare appieno le proprietà del romice, se ne consiglia l'assunzione per diverse settimane, privilegiando le capsule al decotto a causa del suo sapore sgradevole.


Rosa canina (Rosa canina L)
BHP, Farmacopea Tedesca (DAB), Ph. Fr. X

Sinonimi popolari: Rosa di macchia, Rosa selvatica, Rosa alpina.
Droga utilizzata: pseudofrutto con frutti (cinorrodonto).
Principi attivi e contenuti minimi FU: pseudofrutto: acido l-ascorbico (da un minimo dello 0,3, all'1,7%), pectine (15%), zuccheri (12%), tannini (2%), acidi organici (citrico, malico), carotenoidi, flavonoidi.
Frutto: tocoferolo (0.6%), proteine (10%): nell'olio ricavato dai frutti sono contenuti diversi acidi grassi poliinsaturi (8-10%).
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: attività antiifiammatoria, integrazione vitamina C. Svolgerebbe un'azione preventiva sulla cefalea vasomotoria. Usata nella profilassi e nel trattamento di stati febbrili, malattie da raffreddamento, malattie infettive; per aumentare le difese immunitarie in caso di esaurimento generale (Macerato Glicerico). La vitamina C e le altre sostanze antiossidanti (flavonoidi, carotenoidi) presenti nel fitocomplesso, possono aiutare, nei casi di aumentata attività ossidativa (stress, fumo, uso di bevande alcoliche, inadeguato consumo di frutta e verdura fresca), a rigenerare i sistemi ossidoriduttivi.
Meccanismo d'azione: L'azione antiinfiammatoria è legata alla presenza del così detto fattore vitaminico P costituito dai flavonoidi e vitamina C, importante per l'attività capillare-protettrice; favorendo infatti la rigenerazione dell'endotelio vasale ne riduce la permeabilità: la droga trova pertanto utilizzo nelle turbe della microcircolazione (gengivorragie, cellulite).
Preparazioni e dosi:
Tisana: infuso al 10%. 3-4 tazze al giorno. Decotto al 5%. 2 tazze al giorno.
Polvere: 0,3 g, 4 capsule al giorno.
Macerato Glicerico: 30 - 50 gtt una volta al dì, prima di cena o del riposo notturno.
Tintura Madre: 40 gtt due volte al dì, lontano dai pasti. Titolo a 65 gradi.
Controindicazioni:
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni: la vitamina C viene facilmente distrutta dal calore; al fine di sfruttare l'azione terapeutica della stessa, è preferibile l'uso delle preparazioni che non prevedono trattamento con alte temperature. Rinnovare la droga ogni anno.


Rosmarino (Rosmarinus officinalis)
F.U. X

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: foglie, giovani getti.
Principi attivi e contenuti minimi FU: olio essenziale (che deve contenere non meno del 10 e non più del 15% di Borneolo totale, e non meno del 1,5 e non più del 5,5 % di Borneolo esterificato), alcaloidi (rosmaricina) tannini, flavonoidi, terpeni.
Azioni farmacologiche e proprietà terapeutiche: dispepsie, blando coleretico e per uso esterno come revulsivo e stimolante la circolazione.
Meccanismo d'azione: grazie alla presenza dell'olio essenziale la droga può essere utilizzata in numerosi disturbi digestivi quali meteorismo, flatulenze e anche nelle astenie. L'azione coleretica, invece, sembrerebbe presente, ma non molto marcata. Per uso esterno viene impiegato sempre grazie alla presenza dell'olio essenziale in pomate ed unguenti ad azione analgesica e revulsiva contro reumatismi e dolori articolari. Molto interessanti sono gli usi in cosmetica nel trattamento delle pelli impure e capelli grassi.
Preparazioni e dosi:
Tisana: si versano 2 g di droga in acqua bollente e si filtra dopo 15 minuti.
Estratto fluido: X-XXX gocce pro dose
Estratto secco: 0,05-0,2 g pro dose (1p = 6p. di droga).
Tintura Madre: 30-40 gocce, diluite in poca acqua, 1-3 volte al giorno.
Macerato Glicerico: L gtt tre volte al dì.
Controindicazioni: non somministrare in gravidanza.
Effetti collaterali: per uso esterno l'uso prolungato può indurre fenomeni di sensibilizzazione. Dosi elevate possono avere effetti convulsivanti.
Raccomandazioni: da non utilizzare in gravidanza ed allattamento.


Rosolaccio (Papaver rhoeas)
Farmacopea Tedesca (DBA - Commissione E)

Sinonimi popolari: Papavero rosso, Papavero selvatico, Rusalena, Paparina, Papagno.
Droga utilizzata: petali disseccati.
Principi attivi e contenuti minimi FU: glucosidi antocianici (cianidina), alcaloidi isochinolonici (roeadina), mucillagini.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: bechico, antispasmodico ed emoliente. Utilizzato nei disturbi del sonno. Non esistono studi scientifici che avvalorino tali indicazioni.
Meccanismo d'azione: sedativo del centro bulbare della tosse.
Preparazioni e dosi:
Tisana: droga al 3% in infusione per 10 minuti, somministrare una tazza d'acqua (150 ml) ogni otto ore. Un cucchiaino da tè corrisponde a 0,8 g di droga.
Estratto Fluido: 40 gtt pro dose, tre volte al giorno. In uno sciroppo all'1%, tre cucchiai al giorno.
Tintura Madre: 50 gtt pro dose, tre volte al dì.
Controindicazioni: non somministrare in gravidanza.
Effetti collaterali: il sovradosaggio può determinare intossicazioni anche gravi.
Interazioni:
Raccomandazioni: attenua l'attenzione. Non utilizzare se si deve guidare un veicolo e nelle circostanze in cui è importante la vigilanza. Conservare in recipiente ben chiuso, al riparo dalla luce.


Ruscus (Ruscus aculeatus)
Farmacopea Tedesca (Commissione E)

Sinonimi popolari: pungitopo.
Droga utilizzata: rizoma.
Principi attivi e contenuti minimi FU: ruscogenine (saponine steroidiche). Fitosteroli. Sali di K.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: venotropo, antiemorroidario, nell'oliguria e nella cellulite.
Meccanismo d'azione: le saponine steroidiche esercitano una decisa azione vasocostritrice, riducendo così la permeabilità dei vasi; spiccata è di conseguenza l'attività antiinfiammatoria.
Preparazioni e dosi:
Tisana: infuso al 6% di 15 - 30 minuti. Quattro tazze al dì, a digiuno.
Estratto secco: 500 mg pro dose, tre volte al dì.
Estratto fluido: L gtt pro dose, tre volte al dì.
Tintura: al 20%, in soluzione idroalcolica a 60 gradi.
Tintura Madre: L gtt quattro volte al dì.
Controindicazioni:
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni: per esaltarne l'azione diuretica è bene raccomandare una dieta iposodica.


Sabal (Serenoa repens)
Ph. Fr. X

Sinonimi:
Droga utilizzata: frutti maturi disseccati.
Principi attivi e contenuti minimi FU: olio grasso con fitosterine, polisaccaridi, acidi grassi a catena media sia saturi che insaturi.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: antiandrogeno utile nei problemi della minzione legati all'iperplasia benigna della prostata (difficoltà ad urinare, aumento del numero delle minzioni notturne, diminuzione del getto urinario, residuo vescicale postminzionale).
Meccanismo d'azione:
Preparazioni e dosi:
Estratto lipidosterolico: 150-350 mg pro die.
Controindicazioni: ipersensibilità individuale, gravidanza, allattamento.
Effetti collaterali: può determinare epigastralgie con senso di nausea.
Interazioni:
Raccomandazioni: assumere a stomaco vuoto. Poiché migliorano i sintomi associati all'iperplasia prostatica, senza curare l'iperplasia stessa, è importante consultare il medico ad intervalli regolari.


Salsapariglia (Smilax medica)
Ph.Fr. X

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: radice.
Principi attivi e contenuti minimi FU: saponine (pariglina, parillina, salseparina), acido parillinico, sarsaponina.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: diuretico, detossificante generale, diaforetico, coadiuvante nelle affezioni reumatiche.
Meccanismo d'azione: aumenta l'eliminazione dei cataboliti, con relativo aumento dei valori dell'acido urico urinario. La diminuzione dei valori di acido urico nel sangue si producono esclusivamente quando questi assumono un significato di scoria azotata tossica per l'organismo.
Preparazioni e dosi:
Tisana: decotto di 15 minuti, al 6%. Assumere tre tazze al dì.
Estratto fluido: XL gtt, tre volte al dì.
Tintura: al 20 gradi, in soluzione idroalcolica al 70%. L gtt, tre volte al dì.
Estratto secco: 300 mg pro dose, tre volte al dì.
Controindicazioni: preparazioni a base di salsapariglia assunte per via orale arrecano irritazione gastrica e danni renali temporanei.
Effetti collaterali:
Interazioni: Aumentano l'assorbimento di eventuali sostanze somministrate contemporaneamente (ad es. glicosidi digitalici o bismuto), accellerano l'eliminazione di altre sostanze (per es. gli ipnotici) e pertanto provocano un aumento od un calo dell'effetto di farmaci assunti contemporaneamente.
Raccomandazioni: se ne consiglia l'assunzione a stomaco pieno.


Senna foglie (Cassia senna)
F.U. X

Sinonimi popolari: Senna alessandrina, Senna di Tinnevely.
Droga utilizzata: foglie.
Principi attivi e contenuti minimi FU: eterosidi idrossiantracenici con contenuto non inferiore al 2,5%, glicosidi antrachinonici, mucillagini.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: lassativo.
Meccanismo d'azione: lassativo ad azione irritante. Come per l'aloe l'azione purgativa è determinata dai derivati antracenici e, in particolare dagli antrachinonici combinati sotto forma di glicosidi, i quali sono in grado di agire sull'intestino crasso stimolando la peristalsi. L'intestino crasso reagisce con una iperemia che si estende a tutti gli organi del piccolo bacino e per questo motivo presenta numerose controindicazioni.
Preparazioni e dosi:
Tisana: si versano 0,5-2 g di droga finemente tagliata in 150 ml di acqua molto calda ma non bollente. Si filtra dopo 10 minuti e si assume 1 tazza la mattina ed 1 tazza la sera.
Estratto fluido: XX o XXX gtt pro dose (1 g = XXXI gocce)
Estratto secco: dose pari a 20-30 mg di derivati idrossiantracenici calcolati come sennoside B. 0,1-0.25p. pro dose (1p. = 15p. di droga).
Tintura F.U.: al 20%, in alcool a 60 gradi. 10-20 g pro dose.
Tintura Madre: 30gocce, sciolte in acqua, 1-3 volte al giorno.
Controindicazioni: non utilizzare la droga in presenza di diverticoli, occlusioni intestinali, malattie infiammatorie dell'intestino, della vescica e dell'utero. Non utilizzare in gravidanza ed in allattamento e in presenza di emorroidi.
Effetti collaterali: in alcuni possono comparire forti dolori addominali. Trattamenti prolungati provocano perdite di elettroliti in particolare di potassio.
Interazioni: le perdite di potassio possono aumentare l'attività dei glicosidi cardiaci ed alterare l'azione dei farmaci antiaritmici. Liquirizia, diuretici tiazidici e corticosteroidi possono aumentare le perdite di potassio.
Raccomandazioni: alcuni Autori consigliano di preparare la tisana di Senna ponendo la droga in acqua fredda e lasciandola macerare per 10-12 ore. In questo modo verrebbero disciolte solo piccole quantità di resine responsabili degli effetti collaterali di tipo colico. Da non utilizzare in gravidanza ed allattamento e nei bambini al di sotto dei 12 anni e per periodi prolungati.


Senna frutti (Cassia senna)
F.U. X

Sinonimi popolari: follicoli di Senna.
Droga utilizzata: frutti
Principi attivi e contenuti minimi FU: il contenuto dei principi attivi varia a seconda della specie di Senna: i frutti della Senna alessandrina devono contenere non meno del 3-4% di eterosidi idrossiantracenici calcolati come sennoside B; i frutti della Senna di Tinnevelly, invece, non devono contenere meno del 2,2% di eterosidi idrossiantracenici, calcolati come sennoside B.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: lassativo.
Meccanismo d'azione: lassativo ad azione più blanda e meno irritante sulle pareti intestinali rispetto alla Senna foglie.
Preparazioni e dosi:
Tisana: si versa mezzo cucchiaino di frutti di senna in 150 ml di acqua molto calda ma non bollente e si lascia in infusione per circa 10 minuti. Si filtra attraverso un colino. Per le altre forma farmaceutiche vedi Senna foglie.
Controindicazioni: vedi Senna foglie.
Effetti collaterali: vedi Senna foglie.
Raccomandazioni: vedi Senna foglie.


Tarassaco (Tarassacum officinalis)
BHP

Sinonimi popolari: dente di leone.
Droga utilizzata: radice, raramente le foglie.
Principi attivi e contenuti minimi FU: tarassacoside (derivato dell'acido p-idrossi-fenilacetico. Tarassicina (principio amaro). Sali di K.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: diuretico, coleretico, colagogo, eupeptico (amaro salino), utilizzato nella dispepsiaatonica gastrica ed intestinale.
Meccanismo d'azione: attivando la funzionalità epatica, aumenta la secrezione di bile, con conseguente azione diuretica.
Preparazioni e dosi:
Tisana: decotto al 10%. Tre somministrazioni al dì, prima dei pasti. Un cucchiaino da tè corrisponde ad 1,2 g di droga.
Estratto secco: 600 mg pro dose, tre volte al dì, dopo i pasti.
Estratto fluido: sino a 5 g pro dose, tre volte al dì, dopo i pasti. 1 g = XXXII gtt.
Tintura: al 20% in soluzione idroalcolica a 20 gradi.
Tintura Madre: L gtt tre volte al dì, dopo i pasti.
Controindicazioni: in soggetti con intestino irritabile. Nelle occlusioni delle vie biliari. Allattamento.
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni: per esaltarne l'azione coleretica e diuretica, raccomanda una dieta ricca di proteine e povera di sodio. La prescrizione va fatta a pazienti che non lamentano patologie epatiche non diagnosticate.


Tiglio (Tilia cordata, T. platyphyllos, T. sylvestris, T. vulgaris, T. europea)
F.U. X

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: i fiori, unitamente alle bratee, raccolti alla fioritura giugno-luglio, disseccati a temperatura non superiore a 40 gradi C.
Principi attivi e contenuti minimi FU: flavonoidi (quercitina, isoquercitina), olio essenziale contenente alcool sesquiterpenico (farnesolo), cumarine, mucillagine, (acido galatturonico), vitamine ( C e complesso B).
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: sedativo, antipletorico, ipnogeno, ansiolitico, anticefalgico, spasmolitico, diaforetico, antitussivo, bechico. Il carbone del legno è un ottimo adsorbente. È risultato utile nei disturbi del sonno, specialmenete in bambini ed anziani, nelle forme di ansia cronica, nei disturbi gastrointestinali di origine nervosa (colite, esofagite). Tradizionalmente è indicato nelle malattie da raffreddamento febbrili, tossi secche, bronchiti. Alcuni autori suggeriscono l'utilizzo di questa droga anche nell'ipertensione arteriosa, se di origine nervosa. Per uso esterno, è riportato in balneofitoterapia il bagno rilassante al tiglio
Meccanismo d'azione:
Preparazioni e dosi:
Tisana: infuso al 5-10 %, una tazza più volte al dì.
Estratto secco: 500-750 mg pro die, in due somministrazioni.
Macerato glicerico: 30-70 gocce la sera. Pediatria 15-30 gocce.
Per uso esterno: estratti idrofili e lipofili al 5% in fitocosmesi come rinfrescanti e lenitivi.
Bagni rilassanti: 500 g di droga in 2 litri d'acqua bollente per 15 minuti, poi aggiungere al bagno. Impacchi lenitivi su ecchimosi e contusioni.
Controindicazioni:
Effetti collaterali: sono riportati talvolta casi di "effetto paradosso", in queste situazioni è consigliabile sospendere la terapia o diminuirne il dosaggio.
Interazioni:
Raccomandazioni: conservare in recipiente ben chiuso, al riparo dalla luce.


Timo (Thymus vulgaris e Thymus serpillum)
F.U. X

Sinonimi popolari: Pepolino, Sarapollo.
Droga utilizzata: foglie e fiori.
Principi attivi e contenuti minimi FU: olii essenziali, contenenti i monoterpeni timolo, carvacrolo... tannini, flavonoidi. La F.U. X ha due monografie, la prima sul Thymi herba, il cui titolo non deve essere inferiore a 12 ml/Kg di essenza e non meno di 5 ml/Kg di fenoli volatili, espressi come timolo. La seconda monografia riguarda il timo essenza, che deve contenere non meno del 30% e non più del 60% in fenoli.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: antisettico, sedativo della tosse, spasmolitico, secretolitico, secretomotore.
Meccanismo d'azione: all'azione antisettica, segue un aumento della secrezione bronchiale ed un potenziamento dei movimenti ciliari nei bronchi.
Preparazioni e dosi:
Tisana: lasciare in infusione la droga per 10 minuti al 5% e somministrare una tazza calda ogni tre ore. Un cucchiaino da tè corrisponde ad 1,4 g di droga.
Estratto secco: 300 mg pro dose, 1 cps. ogni tre ore.
Controindicazioni: enterocoliche, insufficienza cardiaca, gravidanza ed allattamento.
Effetti collaterali: l'iperdosaggio può provocare spasmi intestinali e collassi temporanei.
Interazioni:
Raccomandazioni: conservare in recipiente ben chiuso, al riparo dalla luce e dall'umidità.


Uncaria (Uncaria tomentosa, Uncaria guaianensis)

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: corteccia, foglie, talvolta la radice.
Principi attivi e contenuti minimi FU: alcaloidi ossindolici (rincofillina, isorincofillina), alcaloidi secondari (isomitrafillina, pteropodina ...), il contenuto complessivo in alcaloidi varia da un minimo dello 0,036% ad un massimo del 3,83%. Composti polifenolici (epicatechina), procianidine glicosidi, triterpeni polidrossilati, fitosteroli (b-sitosterolo), ac. ursolico ed ac. oleanico.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: immunostimolante, antivirale, antinfiammatorio, antireumatico. Azione uterotonica. Attività antimutagena.
Meccanismo d'azione: alcuni alcaloidi ossindolici (isomitrafillina, isorincofillina, isopteropodina) aumentano la fagocitosi da parte dei macrofagi. Sia i triterpeni poliidrossilati, l'ac. ursolico ed oleanico, che il b-sitosterolo svolgono azione antiinfiammatoria. L'attività antimutagena potrebbe essere legata ad un'azione antiossidante.
Preparazioni e dosi:
Decotto: 20 - 30 g di corteccia o di radici, a fuoco lento. Si può procedere in precedenza ad una macerazione della droga per 2 o3 ore. La tisana ottenuta si beve durante la giornata.
Infuso: 10 g di foglie in 200 ml d'acqua. È il dosaggio adatto per bambini o come negli adulti per via esterna nelle atopie allergiche.
Tintura: al 20% in alcool a 70 gradi.
Estratto secco: 100-300 mg, corrispondenti a 16 mg/die di alcaloidi ossindolici.
Controindicazioni: gravidanza, allattamento. Malattie autoimmuni.
Effetti collaterali: quantità eccessive possono causare diarrea.
Interazioni:
Raccomandazioni: data l'enorme fluttuazione stagionale del contenuto in alcaloidi sia qualitativamente che quantitativamente è indispensabile che l'uncaria sia accompagnata da un'analisi quali-quntitativa del suo contenuto. Assumere lontano dai pasti. Cicli prolungati possono portare ad ipovitaminosi A.


Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi)
F.U. X

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: foglie.
Principi attivi e contenuti minimi FU: Arbutina, metilarbutina, 10%. Tannini, 30%.La F.U. prevede un contenuto minimo dell'8% di derivati idrochinonici, espressi in arbutina anidra, calcolati in riferimento alla droga essiccata.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: disinfettante delle vie urinarie, cistiti, colibacillosi.
Meccanismo d'azione: i glucosidi arbutina e metilarbutina, in ambiente basico, per azione dell'enzima arbutasi si scindono in idrochinone e metil-idrochinone, aventi azione batteriostatica.
Preparazioni e dosi:
Infuso: al 5%, più volte al giorno. Un cucchiaio da tè corrispondono a 2 g di droga.
Polvere: 0,5 g pro dose, fino a 6 g pro die.
Tintura soluzione idroalcolica: 75 gradi, al 20%. XXX gtt, tre volte al dì.
Estratto secco acquoso: 0,3 g pro dose, più volte al dì.
Controindicazioni: non somministrare in gravidanza ed in allattamento. Nell'insufficienza renale. Nei soggetti che soffrono di gastralgie. Nei bambini al di sotto dei tre anni.
I tannini, presi in eccesso, provocano il vomito. Per lo stesso motivo, cure prolungate provocano stipsi.
Effetti collaterali: dosi elevate possono provocare flogosi, gastropatie, nausea, vomito, tinnito.
Interazioni: non associare con altre piante ad azione irritante, quali ginepro o sandalo.
Raccomandazioni: si consiglia di osservare una dieta alcalinizzante, ricca di verdure, riducendo carne e derivati, grassi in genere e frutta secca. Raccomandata l'assunzione di due litri d'acqua al giorno.
Evitare cicli terapeutici oltre i due mesi. Può essere associato con successo alla Solidago.


Valeriana (Valeriana officinalis,V. alternifolia, V. excelsa, V. sylvestris)
F.U. X

Sinonimi popolari: Amantilla, Bosone, Erba gatta, Nardo selvatico.
Droga utilizzata: radici, rizoma e stoloni freschi o disseccati a temperatura inferiore a 40 gradi C. Ha odore e sapore forte, aromatico, caratteristico. Si raccoglie in autunno.
Principi attivi e contenuti minimi FU: olio essenziale (borneolo, pinene, sesquiterpeni), acido valerianico, acido isovalerianico, valepotriati, alcalodi, glucosidi. Per la F.U. deve contenere non meno di 5,0 ml/Kg di essenza e la droga frammentata non meno di 3 ml/Kg di essenza, riferiti alla droga essiccata.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: sedativo, ipnoinducente, antispasmodico per il tratto gastroenterico. Utilizzato negli stati di agitazione nervosa, difficoltà nell'addormentamento, disturbi del sonno, crampi gastrointestinali di origine nervosa.
Meccanismo d'azione: deprime i centri della corteccia cerebrale.
Preparazioni e dosi:
Tisana: infuso al 3-5 %, una tazza più volte al dì.
Estratto fluido: un grammo pro dose, tre volte al dì.
Estratto secco: 300-500 mg pro die, in due somministrazioni. Tintuta: al 20%, 30 gocce più volte al giorno.
Tintura madre: XL-L gocce tre volte al dì.
Controindicazioni:
Effetti collaterali: raramente si manifesta effetto paradosso, con cefalea, agitazione psicomotoria.
Interazioni: si ipotizza un'interazione con le benzodiazepine ed altri sedativi di sintesi. Evitare di assumere contemporaneamente alcool.
Raccomandazioni: Attenua l'attenzione. La terapia non deve prolungarsi oltre i 20 giorni (si sospetta un meccanismo di dipendenza). Quando è richiesta una azione ipnoinducente, raccomanda l'assunzione a stomaco vuoto per una più pronta risposta farmacodinamica.


Verga d'oro (Solidago virgaurea)
Farmacopea Tedesca (DBA - Commissione E)

Sinonimi popolari: solidago.
Droga utilizzata: sommità fiorite.
Principi attivi e contenuti minimi FU: flavonoidi 1,5% (quercetina, kempferolo...), saponine 2,5%, acido caffeico ed acido clorogenico allo 0,5%.
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: antiinfiammatorio delle vie urinarie, nelle cistiti e nelle infezioni delle vie urinarie, diuretico non irritativo, depurativo epato-renale.
Meccanismo d'azione:
Preparazioni e dosi:
Infuso: al 5%, dopo lunga infusione, tre - quattro volte al dì, a digiuno. Un cucchiaio da tè corrisponde a 2,5 g di droga.
Estratto fluido: XL gtt, tre - quattro volte al dì.
Tintura soluzione idroalcolica: 60 gradi, al 20%.
Controindicazioni:
Effetti collaterali:
Interazioni:
Raccomandazioni: si consiglia come antiifiammatorio delle vie urinarie, in modo particolare dopo una cura antibiotica. Da associare ad una dieta iposodica ed all'assunzione di due litri d'acqua al giorno.


Zenzero (Zingiber officinale)
BHP, Ph. Fr. X

Sinonimi popolari:
Droga utilizzata: rizoma
Principi attivi e contenuti minimi FU: olio essenziale, resina, amido
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: colagogo, carminativo, digestivo, prevenzione dei sintomi della cinetosi.Lo zenzero è utilizzato principalmente come spezia ma anche come tonico, stomachico e digestivo nelle dispepsie, nei disturbi digestivi dovuti ad eccesso di alcool, in caso di aerofagia e nella disappetenza.
Meccanismo d'azione: Stimola la secrezione salivare e gastrica, aumenta il tono della muscolatura intestinale ed attiva la peristalsi.
Preparazioni e dosi:
Alla dose di 2 g, la polvere di zenzero è un antiemetico dall'azione potente: appare più efficace di un medicamento "classico" quale dimenidrinato 100 mg.
Infuso: all' 1%, una tazzina dopo i pasti, per favorire la digestione.
Tintura: al 20% in alcool a 70 gradi, un cucchiaino, diluito in acqua zuccherata, dopo i pasti, per favorire la digestione.
Polvere: 2 g, 20 - 25 minuti prima di iniziare il viaggio, come anticinetosico.
Controindicazioni: non essendo conosciuta la sostanza e la farmacodinamica antiemetiche, lo zenzero è controindicato nelle nausee gravidiche e comunque durante gravidanza perché stimola la motilità uterina; a causa della sua azione moderatamente irritante, l'uso della droga è sconsigliato nelle colelitiasi.
Interazioni: lo zenzero non deve essere associato ad anticoagulanti o acido acetilsalicilico, in quanto prolunga il tempo di sanguinamento per inibizione della trombossano sintetasi.

 
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