Black-out (interruzione della fornitura dell'energia elettrica) di domenica 28 settembre:
Le medicine del frigo della farmacia sono sicure.

        Nel quartiere Tuscolano a Roma l'elettricità è tornata alle 11,30, e fino ad allora il frigorifero della farmacia è rimasto ermeticamente chiuso, garantendo una minima dispersione del freddo (come documentato dalla registrazione della temperatura interna massima).
        Inoltre anche le medicine che verranno consegnate alla farmacia nei giorni appena successivi danno le massime garanzie di qualità, poichè il suo magazzino, cooperativa farmaceutica Caf Latium, è dotato di gruppo di continuità e generatore che hanno supplito in modo perfetto al "black-out" elettrico, mantenendo le temperature dei frigoriferi ad un livello ottimale (come documentato dal registratore continuo delle temperature).
        Nessun problema quindi 'da black out' per i farmaci e i vaccini da conservare nel frigorifero acquistati in questa farmacia.

        A conferma di questa conclusione giunge anche un apposito comunicato del Ministero della Salute:

Direzione Generale della Valutazione dei Medicinali e della Farmacovigilanza
Comunicato sulla stabilità dei vaccini

In seguito al recente episodio di domenica 28 settembre u.s. in cui si è verificata un’interruzione della corrente elettrica, sono pervenuti a questo Ministero quesiti in relazione alle modalità di conservazione dei vaccini.
Al riguardo si fa presente quanto segue:
La maggior parte dei vaccini, anche quelli per cui è prevista una condizione di conservazione in frigorifero, si mantiene stabile a temperatura ambiente (25°C) per limitati periodi di tempo (1-2 giorni), anche se alcuni vaccini risultano più sensibili alle variazioni di temperatura.
I prodotti conservati in frigorifero, durante la mancanza di corrente mantengono inalterate le caratteristiche chimico-fisiche a meno che l’interruzione sia di durata tale (in giorni) da comportare un aumento significativo della temperatura all’interno dell’apparecchiatura destinata alla conservazione.
Le Società titolari di vaccini, all’atto dell’autorizzazione all’immissione in commercio, hanno fornito i dati relativi agli studi di stabilità in condizioni normali di conservazione (2-8°C) e in condizioni di conservazione a temperature superiori (25 e/o 37°C). I risultati permettono di concludere che la conservazione a temperatura non superiore a 25°C per un limitato periodo di tempo non inficia le caratteristiche chimico-fisiche del medicinale. Pertanto occasionali e temporanee permanenze dei prodotti a temperature superiori a quelle autorizzate, non compromettono la sicurezza e l’efficacia del medicinale.

farfog