CONSIGLIO DI STATO
SEZ. 06 SENT. 01056 DEL 13/12/90
PRES. LASCHENA R EST. TORSELLO M
RIC. PECORARO VITTORIO C/ MINISTERO MARINA MERCANTILE E CAPITANERIA
DI PORTO DI PESCARA.
AUTORIZZAZIONE E CONCESSIONE - CONCESSIONE - BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI
- DEMANIO MARITTIMO - modificazione soggettiva - subingresso ex art. 46
codice della navigazione - condizioni.
COD.NAV. ART. 46
R. D. DEL 30/3/1942 NUM. 327
D. P. R. DEL 15/2/1952 NUM. 328
In materia di concessioni di beni demaniali marittimi il cosiddetto
subingresso nella concessione, di cui all'art. 46 del codice della navigazione
(r.d. 30 marzo 1942, n. 327) e art. 46 del regolamento (d.p.r. 15 febbraio
1952, n. 328) e' condizionato alla perdurante operativita' del rapporto
concessorio, non essendo logicamente concepibile che si subentri in una
posizione giuridica ormai divenuta inesistente. cfr. Consiglio di Stato,
sesto, 11 febbraio 1975, n. 18.
AUTORIZZAZIONE E CONCESSIONE - CONCESSIONE - BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI
- DEMANIO MARITTIMO - concessioni per licenza ex art. 8 d.p.r. n. 328 del
1952 - forma scritta - necessita'.
D. P. R. DEL 15/2/1952 NUM. 328 ART. 8
Nelle cosiddette concessioni per licenza previste dall'art. 8
del d.p.r. 15 febbraio 1952 n. 328 (contenente il regolamento per l'esecuzione
del codice della navigazione) e' solo l'atto conclusivo del procedimento
a costituire e regolare il rapporto concessorio, laddove le manifestazioni
di volonta' del provato che intervengono nel corso dello stesso e della
stessa pubblica amministrazione, (es. pagamento del canone, atti di sottomissione)
lungi dallo esplicare effetti costitutivi, assumono una valenza esclusivamente
endoprocedimentale; in tali concessioni difatti, la forma scritta e' richiesta
ad substantiam actus per cui la mancanza di una formale dichiarazione di
volonta' da parte dell'amministrazione esclude che si possa attribuire
al comportamento della stessa il valore e l'efficacia dell'atto scritto.
cfr. Consiglio di Stato, sesto, 16 marzo 1988, n. 330; Consiglio di Stato,
sesto, 7 dicembre 1973, n. 570; Consiglio di Stato, sesto, 16 gennaio 1950,
n. 7.
|