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legislazione italiana
di diritto della navigazione e dei trasporti



Allegato 2

al Decreto Legislativo 8 luglio 2005, n. 171

CODICE DELLA NAUTICA DA DIPORTO
e attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell'articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172.

(testo aggiornato al Decreto Legislativo 11 gennaio 2016, n. 5
 Attuazione della direttiva 2013/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativa alle unita' da diporto e alle moto d'acqua e che abroga la direttiva 94/25/CE
)

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  n.202 del 31 agosto 2005 - Suppl. Ord. n. 148

 
Allegato II  (1)

 
REQUISITI ESSENZIALI
 
 A. Requisiti essenziali per la progettazione e la costruzione dei prodotti di cui all'articolo 2, comma 1
 
 1. CATEGORIE DI PROGETTAZIONE DELLE UNITA'.

Categoria di progettazione  Forza del vento
(Scala Beaufort)
Altezza d'onda significativa
(H1/3, metri)
A superiore a 8 superiore a 4
B fino a 8 compreso fino a 4 compreso
C fino a 6 compreso fino a 2 compreso
D fino a 4 compreso fino a 0,3 compreso

  Note esplicative:
 
 A. Una imbarcazione o natante da diporto cui è attribuita la categoria di progettazione A è considerato progettato per venti che possono superare forza 8 (scala Beaufort) e un'altezza d'onda significativa superiore a 4 metri ad esclusione di circostanze anomale come tempeste, tempeste violente, uragani, tornado e condizioni estreme di navigabilità o onde anomale.

 B. Una imbarcazione o natante da diporto cui è attribuita la categoria di progettazione B è considerato progettato per una forza del vento fino a 8, compreso, e un'altezza d'onda significativa fino a 4 metri, compresi.

 C. Una unità da diporto cui è attribuita la categoria di progettazione C è considerata progettata per una forza del vento fino a 6, compreso, e un'altezza d'onda significativa fino a 2 metri, compresi.

 D. Una unità da diporto cui è attribuita la categoria di progettazione D è considerata progettata per una forza del vento fino a 4, compreso, e un'altezza d'onda significativa fino a 0,3 metri, compresi, con onde occasionali di altezza massima pari a 0,5 metri.

 Le unità da diporto di ciascuna categoria di progettazione devono essere progettate e costruite per rispettare i parametri di stabilità, galleggiamento e altri pertinenti requisiti essenziali elencati nel presente allegato, nonchè per essere dotate di buone caratteristiche di manovrabilità.  

 2. REQUISITI GENERALI

2.1. Identificazione dell'unità da diporto

 Ogni unità da diporto è contrassegnata con un numero di identificazione, comprendente le seguenti informazioni: 
  • 1) codice del paese del fabbricante;
  •  2) codice unico del fabbricante assegnato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o da altra Autorità da esso delegata;
  •  3) numero di serie unico;
  •  4) mese e anno di produzione;
  •  5) anno del modello.
 I requisiti dettagliati relativi al numero di identificazione di cui al primo comma sono stabiliti nella relativa norma armonizzata.

 2.2. Targhetta del costruttore dell'unità da diporto
 Ogni unità da diporto reca una targhetta fissata in modo inamovibile, separata dal numero d'identificazione dell'unità da diporto, contenente almeno le seguenti informazioni:
  •  a) il nome, la denominazione commerciale registrata o il marchio registrato nonchè il recapito del fabbricante;
  •  b) la marcatura CE di cui all'articolo 17;
  •  c) la categoria di progettazione dell'unità da diporto conformemente alla sezione 1;
  •  d) la portata massima consigliata dal fabbricante desunta dal punto 3.6 escluso il peso del contenuto dei serbatoi fissi pieni;
  •  e) il numero di persone raccomandato dal fabbricante per cui l'unità da diporto è stata progettata.
 Nel caso di valutazione post-costruzione, i recapiti e i requisiti di cui alla lettera a) comprendono quelli dell'organismo notificato che ha effettuato la valutazione della conformità.

 2.3. Protezione contro la caduta in mare e mezzi di rientro a bordo
 Le unità da diporto sono progettate in modo da ridurre al minimo il rischio di caduta in mare e da facilitare il rientro a bordo. I mezzi di rientro a bordo sono accessibili o utilizzabili da una persona in acqua senza l'aiuto di altre persone.

 2.4. Visibilità a partire dalla posizione principale di pilotaggio
In condizioni normali di uso (velocità e carico), la posizione principale di governo delle unità da diporto consente al timoniere una buona visibilità a 360°.

 2.5. Manuale del proprietario
 Ogni prodotto è dotato di un manuale del proprietario conformemente all'articolo 6, comma 7, e all'articolo 8, comma 4. Tale manuale fornisce tutte le informazioni necessarie per l'uso sicuro del prodotto attirando particolarmente l'attenzione su messa in opera, manutenzione, funzionamento regolare, prevenzione dei rischi e gestione dei rischi.

3. RESISTENZA E REQUISITI STRUTTURALI

 3.1. Struttura
 La scelta e la combinazione dei materiali e la costruzione dell'unità da diporto assicurano una resistenza adatta sotto tutti gli aspetti. Particolare attenzione è prestata alla categoria di progettazione conformemente alla sezione 1 e alla portata massima consigliata dal fabbricante di cui al punto 3.6.

 3.2. Stabilità e bordo libero
 L'unità da diporto ha una stabilità e un bordo libero adatti alla propria categoria di progettazione, conformemente alla sezione 1, nonchè alla portata massima consigliata dal fabbricante conformemente al punto 3.6.

 3.3. Galleggiabilità
 L'unità da diporto è costruita in modo da garantire caratteristiche di galleggiabilità adeguate alla propria categoria di progettazione conformemente alla sezione 1 e alla portata massima consigliata dal fabbricante conformemente al punto 3.6. Tutte le unità da diporto multiscafo abitabili suscettibili di rovesciamento hanno una sufficiente galleggiabilità per restare a galla in posizione rovesciata.
 Le unità da diporto inferiori a 6 metri hanno una riserva di galleggiabilità per consentire loro di galleggiare in caso di allagamento se usate secondo la loro categoria di progettazione.

 3.4. Aperture nello scafo, nel ponte e nella sovrastruttura
 Eventuali aperture nello scafo, nel ponte o nei ponti e nella sovrastruttura non pregiudicano la resistenza strutturale dell'unità da diporto e la sua resistenza agli agenti atmosferici quando si trovano in posizione chiusa.
 Finestre, oblò, porte e portelli dei boccaporti resistono alla pressione dell'acqua prevedibile nella loro posizione specifica, nonchè alle eventuali punte di carico applicate dalla massa delle persone che si muovono in coperta.
 Le tubazioni che attraversano lo scafo, progettate per consentire il passaggio di acqua dentro o fuori dello scafo, al di sotto della linea di galleggiamento corrispondente alla portata massima consigliata dal fabbricante di cui al punto 3.6, sono munite di chiusure prontamente accessibili.

 3.5. Allagamento
 Tutte le unità da diporto sono progettate in modo da ridurre al minimo il rischio di affondamento.
 Se del caso, particolare attenzione è riservata:
  •  a) ai pozzetti e gavoni, che dovrebbero essere autosvuotanti o disporre di altri mezzi efficaci per impedire all'acqua di penetrare all'interno dell'unità da diporto;
  •  b) agli impianti di ventilazione;
  •  c) all'evacuazione dell'acqua con apposite pompe o altri mezzi.
 3.6. Portata massima consigliata dal fabbricante
 La portata massima consigliata dal fabbricante [carburante, acqua, provviste, attrezzi vari e persone (in chilogrammi)] per la quale l'unità da diporto è stata progettata è determinata conformemente alla categoria di progettazione (sezione 1), alla stabilità e al bordo libero (punto 3.2) e alla galleggiabilità (punto 3.3).

 3.7. Alloggiamento della zattera di salvataggio
 Tutte le imbarcazioni e i natanti da diporto delle categorie di progettazione A e B, nonchè quelli appartenenti alle categorie di progettazione C e D di lunghezza superiore ai 6 metri, sono muniti di uno o più alloggiamenti per una o più zattere di salvataggio sufficientemente capienti per contenere il numero di persone raccomandato dai fabbricanti per il trasporto delle quali l'imbarcazione o natante da diporto è progettato. L'alloggiamento o gli alloggiamenti per le zattere di salvataggio sono facilmente accessibili in qualsiasi momento.

 3.8. Evacuazione
 Tutte le imbarcazioni e i natanti da diporto multiscafo abitabili suscettibili di rovesciamento sono muniti di mezzi di evacuazione efficaci in caso di rovesciamento. Se è previsto un mezzo di evacuazione da usare in posizione rovesciata, esso non compromette la struttura (punto 3.1), la stabilità (punto 3.2) o la galleggiabilità (punto 3.3), indipendentemente dal fatto che l'imbarcazione e il natante da diporto si trovi in posizione dritta o rovesciata.
 Ogni imbarcazione e natante da diporto abitabile è munito di mezzi di evacuazione efficaci in caso di incendio.

 3.9. Ancoraggio, ormeggio e rimorchio
 A seconda della categoria di progettazione e delle caratteristiche, tutte le unità da diporto sono munite di uno o più attacchi per punti d'ancoraggio o di altro dispositivo atto a reggere in condizioni di sicurezza i carichi di ancoraggio, di ormeggio e di rimorchio.
 
 4. CARATTERISTICHE DI MANOVRA

 Il fabbricante provvede affinchè le caratteristiche di manovra dell'unità da diporto, anche se munita del motore di propulsione più potente per il quale l'unità da diporto è progettata e costruita, siano soddisfacenti. Per tutti i motori di propulsione la potenza massima nominale del motore è specificata nel manuale del proprietario.
 
 5. REQUISITI DI INSTALLAZIONE
         5.1. Motori e compartimenti motore

 5.1.1. Motore entrobordo
 Tutti i motori entrobordo si trovano in un vano chiuso e isolato dai locali alloggio e sono installati in modo da ridurre al minimo il rischio di incendi o di propagazione di incendi nonchè i pericoli derivanti da fumi tossici, calore, rumore o vibrazioni nei locali alloggio.
 Le parti del motore e gli accessori che richiedono una frequente ispezione e/o manutenzione sono facilmente accessibili.
 I materiali isolanti posti all'interno dei compartimenti motore non alimentano la combustione.

 5.1.2. Ventilazione
 II compartimento motore è ventilato. Si deve ridurre al minimo l'ingresso di acqua nel compartimento motore attraverso le aperture.

 5.1.3. Parti esposte
 Le parti esposte del motore in movimento o calde, che potrebbero causare lesioni alle persone, sono efficacemente protette, a meno che il motore non sia protetto da una copertura o isolato nel proprio vano.

 5.1.4. Avviamento del motore di propulsione fuoribordo
 Ogni motore di propulsione fuoribordo montato su qualsiasi unità da diporto è dotato di un dispositivo atto a impedire che il motore sia avviato a marcia inserita, tranne il caso in cui:
  •  a) il motore fornisca meno di 500 Newton (N) di spinta statica;
  •  b) il motore disponga di un dispositivo di strozzamento che limiti la spinta a 500 N al momento dell'avviamento.
 5.1.5. Moto d'acqua funzionanti senza conducente
 Le moto d'acqua sono progettate o con un dispositivo automatico di arresto del motore di propulsione o con un dispositivo automatico che obbliga il veicolo a descrivere un movimento circolare in avanti a velocità ridotta quando il conducente scende deliberatamente dalla stessa o cade in acqua.

 5.1.6. I motori di propulsione fuoribordo a timone sono dotati di un dispositivo di arresto d'emergenza che può essere collegato al timoniere.

         5.2. Sistema di alimentazione del carburante

 5.2.1. In generale
 I dispositivi e le installazioni destinati a rabbocco, stivaggio, sfiato e alimentazione di carburante sono progettati ed installati in modo da ridurre al minimo il rischio d'incendio e di esplosione.

 5.2.2. Serbatoi di carburante
 I serbatoi, le tubazioni e le manichette per il carburante sono posti in una posizione sicura e separati o protetti da qualsiasi fonte significativa di calore. Il materiale dei serbatoi e i loro sistemi di costruzione sono adatti alla loro capacità e al tipo di carburante.
 Gli spazi contenenti i serbatoi di benzina sono ventilati.
 I serbatoi di benzina non fanno parte dello scafo e sono:
  •  a) protetti da incendi provenienti da qualsiasi motore e da ogni altra fonte di ignizione;
  •  b) isolati dai locali di alloggio.
 I serbatoi di carburante diesel possono essere parte integrante dello scafo.

         5.3. Sistema elettrico

 Gli impianti elettrici sono progettati e installati in modo da garantire un funzionamento corretto dell'unità da diporto in condizioni di uso normale e ridurre al minimo il rischio d'incendio e di elettrocuzione.
 Tutti i circuiti elettrici, ad eccezione dei circuiti di accensione del motore alimentati da batterie, rimangono sicuri se esposti al sovraccarico.
 I circuiti di propulsione elettrica non interagiscono con altri circuiti in modo tale da renderli inidonei al funzionamento previsto.
 E' garantita una ventilazione per evitare l'accumulo di gas esplosivi, eventualmente emessi dalle batterie. Le batterie sono assicurate fermamente e protette da infiltrazioni d'acqua.

         5.4. Sistema di governo

 5.4.1. In generale
 I sistemi di governo e controllo della propulsione sono progettati, costruiti e installati in modo da garantire la trasmissione delle forze di governo in condizioni di funzionamento prevedibili.

 5.4.2. Dispositivi di emergenza
 Ogni imbarcazione o natante da diporto a vela e ogni imbarcazione o natante da diporto non a vela con un solo motore di propulsione, dotato di sistemi di governo con comando a distanza, è munito di dispositivi di emergenza per il governo a velocità ridotta.

         5.5. Impianto del gas

 Gli impianti del gas per uso domestico sono del tipo a prelievo di vapore e sono progettati e installati in modo da evitare perdite e il rischio di esplosione e in modo da controllarne la tenuta. I materiali e i componenti sono adatti al tipo specifico di gas utilizzato per resistere alle sollecitazioni e agli agenti incontrati in ambiente marino.
 Ogni apparecchio a gas destinato dal fabbricante all'impiego per il quale è utilizzato è installato secondo le istruzioni del fabbricante. Ogni apparecchio che consuma gas deve essere alimentato da un ramo distinto del sistema di distribuzione e ogni apparecchio deve essere controllato da un dispositivo di chiusura separato. Deve essere prevista una ventilazione adeguata per prevenire i rischi dovuti ad eventuali perdite e prodotti di combustione.
 Tutte le unità da diporto aventi un impianto del gas fisso sono dotate di un compartimento isolato per contenere le bombole del gas. Il compartimento è isolato dai locali di alloggio, accessibile solo dall'esterno e ventilato verso l'esterno in modo che qualsiasi fuga di gas sia convogliata fuoribordo.
 In particolare, gli impianti del gas fissi sono collaudati dopo l'installazione.

         5.6. Protezione antincendio

 5.6.1. In generale
 Il tipo di equipaggiamento installato e l'allestimento dell'unità da diporto tengono conto del rischio d'incendio e di propagazione del fuoco. Particolare attenzione è riservata all'ambiente circostante degli apparecchi a fiamma libera, alle zone calde o ai motori e alle macchine ausiliarie, ai traboccamenti di olio e di carburante, alle conduttore di olio e carburante non ricoperte nonchè a mantenere il percorso dei fili elettrici lontano da fonti di calore e parti calde.

5.6.2. Attrezzatura antincendio
 Le unità da diporto sono munite di attrezzature antincendio adeguate al tipo di rischio, oppure sono indicate la posizione e la capacità dell'attrezzatura antincendio adeguata al tipo di rischio. Le unità da diporto non sono messe in servizio fino all'installazione di un'adeguata attrezzatura antincendio. I compartimenti dei motori a benzina sono protetti con un sistema estintore che consente di evitare l'apertura del compartimento in caso di incendio. Gli estintori portatili sono fissati in punti facilmente accessibili e uno è collocato in modo da poter essere afferrato facilmente dalla posizione principale di governo delle imbarcazioni ed i natanti da diporto.

         5.7. Fanali di navigazione, sagome e segnali acustici
 Laddove siano installati fanali di navigazione, sagome e segnali acustici, essi sono conformi al COLREG 1972 (regolamento internazionale per prevenire le collisioni in mare) o al CEVNI (Codice europeo delle vie di navigazione interna), a seconda del caso.

         5.8. Prevenzione degli scarichi e impianti che consentono di trasferire i rifiuti a terra
 Le unità da diporto sono costruite in modo da evitare lo scarico accidentale di prodotti inquinanti (olio, carburante ecc.) in mare.
 I servizi igienici installati in un'imbarcazione o natante da diporto sono unicamente collegati ad un sistema di serbatoi o ad un sistema di trattamento dell'acqua.
 Le imbarcazioni e i natanti da diporto con serbatoi installati sono muniti di un collegamento di scarico standard per consentire di collegare i tubi degli impianti di raccolta alle tubazioni di scarico.
 Inoltre, le tubazioni destinate all'evacuazione dei rifiuti umani che attraversano lo scafo sono dotate di valvole che ne consentono la chiusura.
 
 
 B. Requisiti essenziali relativi alle emissioni di scarico dei motori di propulsione
 
 I motori di propulsione sono conformi ai requisiti essenziali per le emissioni allo scarico stabiliti alla presente parte.
 
 1. IDENTIFICAZIONE DEL MOTORE DI PROPULSIONE

 1.1. Ogni motore riporta in modo chiaro le seguenti informazioni:
  •  a) il nome, la denominazione commerciale registrata o il marchio registrato e il recapito del fabbricante del motore; e, se applicabile, il nome e il recapito della persona che adatta il motore;
  •  b) il tipo di motore, la famiglia di motori, se applicabile;
  •  c) il numero di serie unico del motore;
  •  d) la marcatura CE come previsto all'articolo 17.

 1.2. Le indicazioni di cui al punto 1.1 devono avere una durata pari alla normale durata del motore e devono essere chiaramente leggibili e indelebili. Se si utilizzano etichette o targhette, esse devono essere apposte in maniera tale che il fissaggio abbia una durata pari alla normale durata del motore e che le etichette o targhette non possano essere rimosse senza essere distrutte o cancellate.

 1.3. Le indicazioni devono essere apposte su una parte del motore necessaria per il normale funzionamento dello stesso e che non deve, in linea di massima, essere sostituita per tutta la vita del motore.

 1.4. Le indicazioni devono trovarsi in una posizione facilmente visibile dopo che il motore è stato assemblato con tutti i componenti necessari al suo funzionamento.
 
 2. REQUISITI RELATIVI ALL'EMISSIONE DI GAS DI SCARICO

 I motori di propulsione sono progettati, costruiti e assemblati in modo che, se correttamente installati e in condizioni d'uso normale, le emissioni non superino i valori limite risultanti al punto 2.1, tabella 1, e al punto 2.2, tabelle 2 e 3:

 2.1. Valori applicabili ai fini dell'articolo 45, comma 2, e della tabella 2, punto 2.2:

Tabella I
  
 
 ===================================================================
 |          |Ossido di carbonio|   Idrocarburi    |Ossidi di|Parti-|
 |   Tipo   |   CO=A+B/B/PNn   |   HC=A+B/PNn     |  Azoto  |colato|
 |          |                  |                  |   NOx   |  PT  |
 +----------+------------------+------------------+---------+------+
 |          |  A   |  B  |  n  |  A  |  B   |  n  |         |      |
 +----------+------+-----+-----+-----+------+-----+---------+------+
 |Accensione|      |     |     |     |      |     |         | Non  |
 |comandata |      |     |     |     |      |     |         |appli-|
 |a 2 tempi |150,0 |600,0| 1,0 |30,0 |100,0 |0,75 |   10,0  |cabile|
 +----------+------+-----+-----+-----+------+-----+---------+------+
 |Accensione|      |     |     |     |      |     |         | Non  |
 |comandata |      |     |     |     |      |     |         |appli-|
 |a 4 tempi |150,0 |600,0| 1,0 |6,0  |50,0  |0,75 |   15,0  |cabile|
 +----------+------+-----+-----+-----+------+-----+---------+------+
 |Accensione|      |     |     |     |      |     |         |      |
 |spontanea |  5,0 |  0  |  0  |1,5  | 2,0  |0,5  |    9,8  | 1,0  |
 +----------+------+-----+-----+-----+------+-----+---------+------+

 
 Se A, B e n sono valori costanti secondo la tabella, PN è la potenza  nominale del motore in kW.
 
2.2. Valori applicabili a partire dal 18 gennaio 2016:
  
Tabella 2
 
 Limiti di emissioni di  gas  di  scarico  per  motori  ad  accensione  spontanea (AS) (++)

 =====================================================================
 |               |                |                |  Idrocarburi +  |
 |  Cilindrata   |Potenza nominale|  Particolato   | Ossidi di azoto |
 |  SV (l/cil)   |   del motore   |   PT (g/kWh)   |HC + NOx (g/kWh) |
 |               |    PN (kW)     |                |                 |
 +---------------+----------------+----------------+-----------------+
 |   SV < 0,9    |     PN < 37    |  I valori di cui alla tabella 1  |
 +---------------+----------------+----------------+-----------------+
 |               |37 ≤ PN < 75 (+)|     0,30       |       4,7       |
 +===============+================+================+=================+
 |               |75 ≤ PN < 3 700 |     0,15       |       5,8       |
 +---------------+----------------+----------------+-----------------+
 | 0,9 ≤ SV < 1,2|  PN < 3 700    |     0,14       |       5,8       |
 +---------------+----------------+----------------+-----------------+
 | 1,2 ≤ SV < 2,5|                |     0,12       |       5,8       |
 +---------------+----------------+----------------+-----------------+
 | 2,5 ≤ SV < 3,5|                |     0,12       |       5,8       |
 +---------------+----------------+----------------+-----------------+
 | 3,5 ≤ SV < 7,0|                |     0,11       |       5,8       |
 +---------------+----------------+----------------+-----------------+
       

(+) In alternativa, i motori ad accensione spontanea con potenza nominale pari o superiore a 37 kW e inferiore a 75 kW e con una cilindrata inferiore a 0,9 l/cil non superano il limite di emissione PT di 0,20 g/kWh e il limite di emissione combinata HC + NOx di 5,8 g/kWh.

 (++) Ogni motore ad accensione spontanea non supera il limite di emissione di monossido di carbonio (CO) di 5,0 g/kWh.
 
 Tabella 3
 
 Limiti di emissioni di gas di scarico per motori ad accensione spontanea (AC)


 =====================================================================
 |                  |   Potenza    |  Ossido di  |   Idrocarburi +   |
 |                  | nominale del |  carbonio   |  Ossidi di azoto  |
 |  Tipo di motore  |  motore PN   |  CO (g/kWh) |    HC + NOx       |
 +==================+==============+=============+===================+
 |  Entrobordo ed   |              |             |                   |
 |    entrobordo    |   PN ≤ 373   |     75      |         5         |
 |  con comando a   |--------------+-------------+-------------------|
 |      poppa       |373 < PN ≤ 485|     350     |        16         |
 |                  |--------------+-------------+-------------------|
 |                  |   PN > 485   |     350     |        22         |
 |------------------|--------------+-------------+-------------------|
 |Motori fuoribordo |              |500 - (5,0 x |                   |
 |      e PWC       |   PN ≤ 4,3   |    PN )     |        30         |
 |                  |--------------+-------------+-------------------|
 |                  |              |500 - (5,0 x |                   |
 |                  |4,3 < PN ≤ 40 |    PN )     |                   |
 |                  |              |             |                   |
 |                  |              |             |15,7 + (50/ PN 0,9)|
 +------------------+--------------+-------------+-------------------+
 |                  |   PN > 40    |     300     |                   |
 |                  |              |             |                   |
 |                  |              |             | 15,7 + (50/PN 0,9)|
 +------------------+--------------+-------------+-------------------+

  
 2.3. Cicli di prova:
 Cicli di prova e fattori di ponderazione da applicare:
 Si applicano i seguenti requisiti della norma ISO 8178-4:2007, tenendo conto dei valori di cui alla tabella in appresso.
 Per motori AS a velocità variabile si applica il ciclo di prova E1 o E5 o, in alternativa, al di sopra di 130 kW, può essere applicato il ciclo di prove E3. Per motori ad AC a velocità variabile si applica il ciclo di prova E4.


 =====================================================================
 |  Ciclo E1,   |          |         |         |           |         |
 |  numero di   |          |         |         |           |         |
 |  modalita'   |    1     |    2    |    3    |     4     |    5    |
 +==============+====================+=====================+=========+
 |              |                    |                     |Velocita'|
 |Velocita'     | Velocita' nominale |Velocita' intermedia | minima  |
 +--------------+--------------------+---------------------+---------+
 |Coppia, %     |   100    |   75    |   75    |    50     |    0    |
 +--------------+----------+---------+---------+-----------+---------+
 |Fattore di    |          |         |         |           |         |
 |ponderazione  |   0,08   |  0,11   |  0,19   |   0,32    |   0,3   |
 +--------------+--------------------+---------------------+---------+
 |              |                    |                     |Velocita'|
 |Velocita'     |Velocita'  nominale |Velocita' intermedia | minima  |
 +--------------+--------------------+---------------------+---------+
 |Ciclo E3,     |                    |       |      |      |         |
 |numero di     |                    |       |      |      |         |
 |modalita'     |          1         |   2   |   3  |   4  |         |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Velocita', %  |         100        |  91   |  80  |  63  |         |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Potenza, %    |         100        |  75   |  50  |  25  |         |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Fattore di    |                    |       |      |      |         |
 |ponderazione  |         0,2        |  0,5  | 0,15 | 0,15 |         |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Ciclo E4,     |                    |       |      |      |         |
 |numero di     |                    |       |      |      |         |
 |modalita'     |          1         |   2   |   3  |   4  |    5    |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Velocita', %  |         100        |  80   |  60  |  40  |Inattivo |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Coppia, %     |         100        | 71,6  | 46,5 | 25,3 |    0    |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Fattore di    |                    |       |      |      |         |
 |ponderazione  |         0,06       | 0,14  | 0,15 | 0,25 |  0,40   |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Ciclo E5,     |                    |       |      |      |         |
 |numero di     |                    |       |      |      |         |
 |modalita'     |          1         |   2   |   3  |   4  |    5    |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Velocita', %  |         100        |  91   |  80  |  63  |Inattivo |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Potenza, %    |         100        |  75   |  50  |  25  |    0    |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 |Fattore di    |                    |       |      |      |         |
 |ponderazione  |         0,08       | 0,13  | 0,17 | 0,32 |   0,3   |
 +--------------+--------------------+-------+------+------+---------+
 
 Gli organismi notificati possono accettare prove effettuate sulla base di altri cicli di prova specificati in una norma armonizzata e applicabili al ciclo di funzionamento del motore.

 2.4. Applicazione della famiglia di motori di propulsione e scelta del motore di propulsione capostipite
 Il fabbricante del motore è responsabile di stabilire quali motori della sua gamma devono essere inclusi in una famiglia di motori.
 Il motore capostipite è scelto da una famiglia di motori in modo tale che le sue caratteristiche di emissione siano rappresentative di tutti i motori di quella famiglia di motori. Di norma dovrebbe essere selezionato come motore capostipite della famiglia il motore che possiede le caratteristiche che dovrebbero risultare nel più alto quantitativo di emissioni specifiche (espresse in g/kWh), misurate nel ciclo di prova applicabile.

 2.5. Carburanti di prova
 Il carburante di prova utilizzato per le prove di emissione di scarico risponde alle seguenti caratteristiche:  
 

       +-------------------------------------------------------+
       |                        Benzina                        |
       |-------------------------------------------------------|
       |      Proprieta'       |    RF-02-99   |    RF-02-03   |
       |                       |  Senza piombo |  Senza piombo |
       |-----------------------+---------------+---------------|
       |                       |  min  |  max  |  min  |  max  |
       |-----------------------+---------------+---------------|
       |   Numero di ottano    |       |       |       |       |
       |        ricerca        |  95   |   -   |  95   |   -   |
       |-----------------------+---------------+---------------|
       |Numero di ottano motore|  85   |   -   |  85   |   -   |
       |-----------------------+---------------+---------------|
       |   Densita' a 15 °C    |       |       |       |       |
       |        (kg/m3)        |  748  |  762  |  740  |  754  |
       |-----------------------+---------------+---------------|
       | Punto di ebollizione  |       |       |       |       |
       |     iniziale (°C)     |  24   |  40   |  24   |  40   |
       |-----------------------+---------------+---------------|
       | Frazione di massa di  |       |       |       |       |
       |     zolfo (mg/kg)     |   -   |  100  |   -   |  10   |
       |-----------------------+---------------+---------------|
       |  Contenuto di piombo  |       |       |       |       |
       |        (mg/l)         |   -   |   5   |   -   |   5   |
       |-----------------------+-------+-------+-------+-------|
       |Tensione di vapore Reid|       |       |       |       |
       |         (kPa)         |  56   |  60   |   -   |   -   |
       |-----------------------+-------+-------+-------+-------|
       |  Tensione di vapore   |       |       |       |       |
       |     (DVPE) (kPa)      |   -   |   -   |  56   |  60   |
       +-----------------------+-------+-------+-------+-------+
 
        
  +-----------------------------------------------------------------+
  |                            Diesel                               |
  |-----------------------------------------------------------------|
  |         Proprieta'          |     RF-06-99    |     RF-06-03    |
  |-----------------------------|-----------------|-----------------|
  |                             |  min  |   max   |  min  |   max   |
  |-----------------------------+-------+---------+-------+---------|
  |Numero di cetano             |  52   |   54    |  52   |   54    |
  |-----------------------------+-------+---------+-------+---------|
  |Densita' a 15 °C (kg/m3)     |  833  |   837   |  833  |   837   |
  |-----------------------------+-------+---------+-------+---------|
  |Punto di ebollizione finale  |       |         |       |         |
  |(°C)                         |   -   |   370   |  - 3  |   70    |
  |-----------------------------+-------+---------+-------+---------|
  |Punto di infiammabilita' (°C)|  55   |    -    |  55   |    -    |
  |-----------------------------+-------+---------+-------+---------|
  |Frazione di massa di zolfo   |       |         |       |         |
  |(mg/kg)                      |  Da   |300 (50) |   -   |   10    |
  +-----------------------------+-------+---------+-------+---------+
  |Frazione di massa delle      |       |         |       |         |
  |ceneri (%)                   |  Da   |  0,01   |   -   |  0,01   |
  +-----------------------------+-------+---------+-------+---------+

 
 Gli organismi notificati possono accettare prove effettuate sulla base di altri carburanti di prova specificati in una norma armonizzata.
 
 3. DURATA

 Il fabbricante del motore fornisce istruzioni per l'installazione e la manutenzione del motore che, se applicate, dovrebbero consentire al motore in condizioni d'uso normale di continuare a rispettare i limiti di cui ai punti 2.1 e 2.2 per tutta la normale durata del motore e in condizioni normali di utilizzo.
 Tali informazioni sono ottenute dal fabbricante del motore effettuando preliminarmente una prova di resistenza, basata su cicli di funzionamento normali, e calcolando l'usura dei componenti in modo che il fabbricante possa preparare le istruzioni di manutenzione necessarie e rilasciarle con tutti i nuovi motori alla loro prima immissione sul mercato.
 La durata normale del motore è la seguente:
  •  a) per i motori AS: 480 ore di funzionamento o dieci anni, a seconda del caso che si verifica per primo;
  •  b) per motori AC entrobordo o entrobordo con o senza scarico integrato:
    •  1) per la categoria di motori PN ≤ 373 kW: 480 ore di funzionamento o dieci anni, a seconda del caso che si verifica per primo;
    •  2) per i motori nella categoria 373 < PN ≤ 485 kW: 150 ore di funzionamento o tre anni, a seconda del caso che si verifica per primo;
    •  3) per i motori nella categoria PN > 485 kW: 50 ore di funzionamento o un anno, a seconda del caso che si verifica per primo;
  •  c) motori di moto d'acqua: 350 ore di funzionamento o cinque anni, a seconda del caso che si verifica per primo,
  •  d) motori fuoribordo: 350 ore di funzionamento o dieci anni, a seconda del caso che si verifica per primo.
 
 4. MANUALE DEL PROPRIETARIO

 Ogni motore è dotato di un manuale del proprietario redatto in una o più lingue che possono essere facilmente comprese dai consumatori e dagli altri utilizzatori finali, secondo quanto determinato dallo Stato membro in cui il motore deve essere commercializzato.
 Il manuale del proprietario:
  •  a) fornisce istruzioni per l'installazione, l'uso e la manutenzione necessarie per il corretto funzionamento del motore al fine di soddisfare i requisiti di cui alla sezione 3 (durata);
  •  b) specifica la potenza del motore misurata conformemente alla norma armonizzata.
 
 
 C. Requisiti essenziali per le emissioni acustiche

 Le imbarcazioni e i natanti da diporto con motori entrobordo o entrobordo con comando a poppa senza scarico integrato, le moto d'acqua, i motori fuoribordo e i motori entrobordo con comando a poppa con scarico integrato sono conformi ai requisiti essenziali per le emissioni acustiche stabiliti nella presente parte.
 
 1. LIVELLI DI EMISSIONE ACUSTICA

 1.1. Le imbarcazioni e i natanti da diporto con motori entrobordo o entrobordo con comando a poppa senza scarico integrato, le moto d'acqua, i motori fuoribordo e i motori entrobordo con comando a poppa con scarico integrato sono progettati, costruiti e assemblati così che le emissioni acustiche non superino i valori limite illustrati nella seguente tabella:
 
      
             =============================================
             |Potenza nominale del | Livello massimo di  |
             |   motore (un solo   | pressione sonora =  |
             |    motore) in kW    |    LpASmax in dB    |
             +=====================+=====================+
             |PN ≤ 10              |67                   |
             +---------------------+---------------------+
             |10 < PN ≤ 40         |72                   |
             +---------------------+---------------------+
             |PN > 40              |75                   |
             +---------------------+---------------------+

 in cui PN = potenza nominale del motore in kW di un solo motore alla velocità nominale e LpASmax = livello massimo di pressione sonora in dB.
 Per le unità con due o più motori di tutti i tipi, si può applicare una tolleranza di 3 dB.

 1.2. In alternativa al test di misurazione del suono, le imbarcazioni e i natanti da diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa senza scarico integrato, sono ritenute conformi ai requisiti acustici di cui al punto 1.1 se il numero di Froude è ≤ 1,1 e se il rapporto potenza/dislocamento è ≤ 40 e se il motore e il sistema di scarico sono installati conformemente alle specifiche del fabbricante del motore.

 1.3. Il «numero di Froude» Fn è calcolato dividendo la velocità massima dell'imbarcazione o natante da diporto V (m/s) per la radice quadrata della lunghezza al galleggiamento lwl (m) moltiplicata per una data costante di accelerazione gravitazionale, g, di 9,8 m/s2.
 
  V
 Fn= -
 √(g.lwl)
 
 Il «rapporto potenza/dislocamento» è calcolato dividendo la potenza nominale del motore PN (in kW) per il dislocamento dell'imbarcazione o natante da diporto D (in tonnellate).

                                                                  PN
 Rapporto potenza / dislocamento = ---
                                                                   D
 
 2. MANUALE DEL PROPRIETARIO

 Per le imbarcazioni e i natanti da diporto dotati di motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa senza scarico integrato e per le moto d'acqua, il manuale del proprietario di cui alla parte A, punto 2.5, contiene le informazioni necessarie per mantenere l'unità e il sistema di scarico in condizioni che, per quanto possibile, garantiscano la conformità ai valori limite di rumore specificati per l'uso normale.
 Per i motori fuoribordo ed entrobordo con comando a poppa con scarico integrato, il manuale del proprietario richiesto alla parte B, sezione 4, fornisce le informazioni necessarie a mantenere il motore in condizioni che, per quanto possibile, garantiranno la conformità ai valori limite di rumore specificati per l'uso normale.

3. DURATA

 Le disposizioni sulla durata di cui alla parte B, sezione 3, si applicano, mutatis mutandis, al rispetto delle prescrizioni sulle emissioni acustiche di cui alla presente parte, sezione 1.



(1) Testo così modificato dall'art. 46 del d. lgs. 11 gennaio 2016, n. 5, Attuazione della direttiva 2013/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativa alle unita' da diporto e alle moto d'acqua e che abroga la direttiva 94/25/CE, che ha sostituto  il testo precedente con quello di cui  all'allegato I  del medesimo  d. lgs. 5/2016. torna 
 


(testo a cura di Enzo Fogliani

(pagina aggiornata il 27.1.2016)
(n.b:  salvo se diversamente indicato, la data di aggiornamento della pagina si riferisce alla mera modifica della pagina html messa in linea, e non implica che il testo normativo sia aggiornato a tale data. L'eventuale aggiornamento del testo normativo operato da norme successive, se riportato nel testo, è indicato appena dopo il titolo della legge.)    

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